lunedì 2 aprile 2018

Molluschi dagli strati dello Stirone: il genere Xenophora

La Natura ha inventato sempre nuovi sistemi per la protezione delle specie. Questo strano gasteropode, del genere Xenophora (fig. 1), viveva 10 milioni di anni fa nell’antico Mare dove ora c’è Scipione Ponte sullo Stirone. Di mano in mano che cresceva d’età, il mollusco si rotolava ogni tanto sul fondo per irrobustire la sua conchiglia. Incollandosi addosso quello che trovava, sassolini, frammenti di conchiglie, piccoli denti di squalo, o altro. In questo caso la conchiglia si era corazzata con piccoli sassolini scuri, che vediamo perfettamente incollati a spirale. E anche perfettamente distanziati (meraviglia !!!). Con un piccolo Balano sull’apice. Il simpatico reperto è esposto nel Museo dei Fossili di Fidenza (PR). Magia della Natura.

Figura 1 . Il gasteropode marino del genere Xenophora

Vediamo qui una sua cugina (fig. 2), un po’ meno precisa nella protezione e un po’ confusionaria nel raccogliere cose varie. Rotolandosi sul fondo dell’antico Mare si è incollata addosso quel che ha trovato, un piccolo dente, un sassolino, un altro piccolo oggetto, e altri sassolini verso l’apice. Viveva ben 10 milioni di anni fa dove ora c’è La Bocca di Scipione Ponte sullo Stirone. Anche questo reperto è stato salvato da sicura distruzione da parte delle piene del Torrente ed è conservato ed esposto nel Museo dei Fossili di Fidenza (PR).

Figura 2. Xenophora dagli strati dello Stirone
 Ricordiamo la Xenophora che, rotolandosi sul fondo marino, si era incollata in modo preciso dei sassolini sulla sua conchiglia per irrobustirla. E l’altra sua sorella più confusionaria e pasticciona che aveva raccolto dal fondale quello che ha trovato. Ora vediamo invece una cugina delle prime due, tutta liscia o quasi (fig. 3). Che viveva circa 3 milioni di anni fa nell’antico Mare Padano dove oggi c’è Lugagnano (PC). Recuperata negli strati Piacenziani, è oggi conservata ed esposta nel Museo dei Fossili di Fidenza (PR). Testimonianze del passato.

Figura 3. Xenophora dagli strati Piacenziani di Lugagnano (PC)


Autore Angelo Orzi

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