Come
si sa, sono stati ritrovati numerosi resti fossili lungo le rive dei fiumi
lombardi. Famosi sono i resti ossei di grandi mammiferi vissuti nel
Quaternario.
Ebbene
anche nelle argille del Lambro, nei pressi di Melegnano, fu ritrovato il cranio
fossile di un uro (Bos taurus primigenius),
un grande bovino ormai estinto. Parlando dei vari resti di questo animale, Breislak
scrive nel suo libro (Descrizione geologica della provincia di Milano, 1822) la
seguente frase: “Nella stessa valle del Lambro,
ma presso Melegnano, si è trovato un altro cranio simile, che si conserva nel
museo del Conte Silva nella sua casa di campagna”.
Quindi Breislak ci dà notizia che fu trovato un cranio fossile di un uro nei
sedimenti lasciati dal Lambro. Purtroppo che fine abbia fatto questo reperto, a
più di due secoli di distanza, non possiamo saperlo poiché non conosciamo dove questa
collezione del conte Silva sia finita.
Cranio fossile di uro (Bos taurus primigenius) raffigurato in una tavola della
Paléontologie Lombarde (Cornalia, 1858-71).
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